Consigli utili
PIANTE PERICOLOSE PER I CANI
30.05.2025 di ELISABETTA MANTOVANI
QUALI SONO LE PIANTE VELENOSE PER I CANI?
Aconito: L'intera pianta è molto velenosa, ma sono soprattutto le foglie ad essere tossiche. Lo si trova facilmente in Italia nelle zone alpine ed è molto importante individuarlo e riconoscerlo.
Agrifoglio: Le bacche dell'agrifoglio sono tossiche e possono causare problemi digestivi, generale debilitazione dell'animale e se la quantità ingerita è cospicua si può arrivare al coma e persino la morte. 20 bacche possono uccidere un cane.
Amaryllis: è una pianta molto tossica per i cani a causa della presenza della lycorine chimica. Secondo l'American Society for the Prevention of Cruelty to Animals, le possibili reazioni includono vomito, diarrea e tremori.
Azalee: tutte le piante di questa famiglia sono moderatamente tossiche. Possono causare problemi gastrointestinali, epatici, renali e neurologici.
Belladonna: Le sue bacche scure sono velenose: l'ingestione può provocare una diminuzione della sensibilità, vomito, e nei casi più gravi convulsioni e morte.
Calicanto Florido: il Calycanthus Floridus ha fogliame tossico, che contiene sostanze simili alla stricnina, e deve essere tenuto lontano da qualsiasi piccolo animale. Pianta facilmente confusa con il Chimonantus (calicanto d’inverno), pianta che fiorisce d'inverno con fiori gialli profumatissimi, non velenosa.
Ciclamini: possono causare vomito, diarrea, disidratazione, ipotermia e difficoltà respiratorie.
Colchico o croco autunnale (falso zafferano): Il piccolo bulbo ed il fiore, se ingeriti, sono velenosi. Si trovano facilmente nei prati in autunno.
Crisantemi e Margherite: Esistono diverse specie di crisantemi, comprese le comuni margherite, le cui foglie e steli sono velenosi.
Cycas Revoluta (soprattutto i semi): è velenosa in tutte le sue parti. Bisogna fare attenzione soprattutto alle piante di sesso femminile, che sviluppano un fiore color ocra a forma di globo che produce semi grandi come mandorle con il guscio, rossi all'esterno e velenosissimi. È proprio nei semi che si trova la maggior concentrazione di veleno.
Datura: la pianta è tossica per animali e uomini, qualora ne vengano ingerite le foglie oppure i semi. Può dare disturbi della vista, disorientamento, nausea, crisi di panico, allucinazioni e convulsioni.
Dieffenbachia: L'intera pianta contiene cristalli di ossalato di calcio che possono causare irritazione alla bocca, difficoltà respiratorie, vomito e ipersalivazione.
Digitale: contiene glucosidi cardioattivi e negli animali causa aritmie. Può essere molto pericolosa. I fiori possono anche essere bianchi, oppure di ogni sfumatura di rosa, salmone, fucsia, lilla e viola.
Edera inglese (Hedera helix): produce bacche globose scure graditissime ai volatili ma il cui contenuto di saponina le rende irritanti per le pareti gastriche di cani, gatti e umani. Può quindi causare nausea, vomito e gastroenterite ma anche problemi respiratori che possono anche essere gravi.
Pothos (edera del diavolo): contiene cristalli di ossalato di calcio, che sono insolubili e possono irritare le mucose del cavo orale e dello stomaco. Se un cane mangia il pothos, questi cristalli possono causare irritazione, dolore e gonfiore. In casi più gravi, l'ingestione di quantità notevoli può portare a vomito, diarrea, difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, anche a problemi più seri come insufficienza renale.
Edera del Canada: non ha nulla a che vedere con l'Edera comune. Contiene ramnosio, un potente irritante pericoloso per animali ed umani perché può causare una grave reazione allergica, anche solo con il contatto.
Ficus e Filodendro: Contengono sostanze irritanti che possono causare irritazioni alla bocca e al tratto gastrointestinale
Gelsemium: è tossica l'intera pianta, in quanto contiene un alcaloide, la gelsemidina, tipico di questa specie, molto tossico se ingerito. Può causare difficoltà di deglutizione, difficoltà di coordinazione dei movimenti accompagnata da debolezza muscolare, convulsioni, difficoltà respiratorie. Da non confondere con il gelsomino.
Giacinti: sono velenosi per i cani. In particolare, i bulbi sono la parte più tossica della pianta, ma anche le foglie, i fiori e i semi possono causare problemi se ingeriti. Se ingerite, possono causare vomito, diarrea, ipersalivazione, letargia e, in casi più gravi, difficoltà respiratorie, convulsioni o persino la morte.
Giglio: Può causare insufficienza renale acuta.
Glicine: In particolare, i semi e i baccelli sono le parti più pericolose, e l'ingestione può causare problemi gastrointestinali come vomito e diarrea, oltre a dolori addominali.
Iris (bulbi): L’iris ha composti irritanti che per la maggior parte sono situati nel bulbo. I sintomi possono essere salivazione eccessiva, vomito e diarrea.
KALANCHOE: la kalanchoe è tossica per i cani. Ingestione di questa pianta può causare vomito, diarrea, irritazione intestinale, e in casi più gravi, scompensi cardiaci. La kalanchoe è molto irritante per il sistema digestivo e può causare lesioni agli occhi e allo stomaco.
Kalmia: sono le foglie ad essere particolarmente velenose: se ingerite in grosse quantità possono dare convulsioni, coma e morte.
Lauroceraso: da non confondere con l’alloro è una delle piante più utilizzate per le siepi. L'intera pianta contiene amigdalina, un glicoside cianogenetico altamente tossico, che può portare alla morte.
Lilium: È molto tossico per i cani ai quali provoca vomito, apatia e perdita di appetito, curabili se trattati velocemente.
Mughetti: l'ingestione dei bulbi può dare gravi problemi di aritmia cardiaca, perchè contengono glucosidi cardioattivi.
Narciso: sono piante velenose per i cani, poiché contengono una sostanza chiamata licorina, che può causare problemi allo stomaco. Presentano anche altre sostanze nocive che possono causare irritazioni alla bocca, alla pelle e alla gola e si sono verificati addirittura casi mortali associati all'ingestione di bulbi.
Oleandro: è altamente velenoso, può dare problemi di aritmia cardiaca (anche all'uomo); l'ingestione può essere mortale. Le sue foglie permangono tossiche anche una volta secche.
Ortensie: è molto tossica, i boccioli, se ingeriti, possono dare problemi respiratori, vomito, letargia, cianosi, convulsioni, coma.
Ornitogallo: l'ingestione del bulbo può dare problemi a partire dal vomito, forte apatia e perdita di appetito, curabili se trattati appropriatamente, o insufficienza renale ed epatica. In ogni caso, occhio a questa pianta, che può avere anche fiori bianchi o gialli.
Ricino (Semi): L'ingestione di semi di ricino può causare gravi problemi di salute, anche letali, a causa della presenza di ricina, una sostanza altamente tossica.
Gastroenterite: Vomito, diarrea, dolore addominale.
Febbre e sete intensa: L'animale potrebbe mostrare un aumento della temperatura corporea e un desiderio di bere eccessivo.
Danni renali: I reni possono essere compromessi.
Problemi neurologici: In casi gravi, possono verificarsi convulsioni.
Morte: In situazioni critiche, l'ingestione di semi di ricino può essere letale.
Rododendri: le foglie sono molto tossiche, e se ingerite, possono dare gravi problemi all'apparato digerente, aritmie cardiache, tremori. In grosse quantità, possono dare convulsioni, coma e possono portare alla morte.
Sedum: a primavera si riempie di fiorellini gialli. Occorre fare attenzione perchè contiene alcaloidi tossici ed irritanti, anche per l'uomo.
Solano: le bacche di questa pianta sono tossiche: contengono solanocapsina, un alcaloide simile all'atropina ed alla solanina. Se ingerite da cani, gatti e volatili possono causare problemi gastrici, nausea e gastroenteriti.
Spathiphyllum (giglio della pace): Tutte le parti della pianta spatifillo sono tossiche per i cani. L'ingestione di qualsiasi parte della pianta può causare irritazione orale, vomito, diarrea e difficoltà di deglutizione.
Stella di Natale: produce una sorta di succo bianco irritante, anche per l'uomo. È moderatamente tossica sia tramite contatto sia se ingerita: può dare irritazione delle mucose dell'apparato digerente, salivazione eccessiva, problemi digestivi e diarrea.
Tasso: La pianta è interamente tossica (esistono dubbi sulla tossicità delle bacche) e può dare aritmie cardiache, insufficienza respiratoria, danni al fegato e pancreatite acuta.
Tulipani: sono tossici per i cani, in particolare i bulbi, che contengono sostanze che possono causare problemi gastrointestinali, convulsioni e anomalie cardiache. L'ingestione dei fiori può causare sintomi gastrointestinali, ma meno gravi.
Vischio: le bacche bianche di questa pianta contengono tossine molto velenose. Causano diminuzione del ritmo cardiaco e della temperatura, sete eccessiva, problemi respiratori, convulsioni, coma, fino alla morte.